In questa sezionegli Avvisi, le comunicazioni del Comune di Modugno egli atti a protocollo dell'Associazione G. La Pira.
ELETTRODOTTO: INCONTRO ASSESSORE GIANNINI
COMUNICATO
Mercoledì 23 luglio scorso il Presidente Matteo Lupelli con una delegazione dell’Associazione G. La Pira ha incontrato l’Assessore
Regionale ai Trasporti Giannini. Oggetto dell’incontro è stato l’interramento elettrodotto al q. re Cecilia. L’assessore Giannini ha confermato che tra gli Enti interessati all’opera non è stato
sottoscritto alcun accordo.L’Assessoreha chiaritoche i tempi necessari alla realizzazione del cavidotto sono legati alla programmazione dell’utilizzo dei Fondi europei 2014-2020. Si prevede quindi che in autunno potranno
essere avviati i progetti da finanziare con lesuddette
risorse.
L’incontro con l’Assessore Giannini è proseguito venerdì 25 luglio, presente l’ing. Massimo Nittie l’ing. Bernardo Grilli di Ferrotramviaria SpA. L’ing. Nittiha reso noto che il progetto di interramento elettrodotto e il progetto di completamento della ferrovia metropolitana da
Stazione Cecilia a Stazione delle Regioni, diventerà un unico progetto. Ferrotramviaria curerà dunque progettazione e realizzazione sia della costruzione della ferrovia che del cavidotto.
Considerato poi che buona parte del progetto di completamento della ferrovia è riveniente dal progetto originario, l’iter amministrativo sarà più snello a vantaggio della tempistica. Secondo
l’ing. Nitti, in circa due anni i lavori saranno terminati.
L’Assessore Giannini ha dichiarato il massimo inetressamento alla risoluzione dell'annosa questione.
La delegazione Associazione G. La Pira pur avendo preso atto dell’impegno dell’assessore Giannini e delle
dichiarazione dei progettisti di Ferrotramviaria, ha manifestato perplessità per il dilungarsi della questione – che significa persistenza della
condizione di rischio elettrosmog-dichiarando che seguirà con attenzione l’evoluzione del programma finanziamenti FESR e regionali che dovrebbero essere noti entro la fine dell'anno.
Primo Anno Amministrazione Magrone al Quartiere Cecilia di Modugno
Verba volant, scripta manent
Esattamente un anno fa il 24 giugno 2013 il sindaco Magrone a pochi giorni dalla sua elezione
interviene in un incontro pubblico al quartiere Cecilia nel Centro Parrocchiale S. Pietro Apostolo, unico luogo di aggregazione del quartiere. Parla
di un’antenna posta davanti al complesso parrocchiale che danneggia i residenti; parla delle rendite catastali delle abitazioni, parla di accordi di programma con il sindaco Emiliano; parla con
il sindaco Emiliano di annessione del quartiere Cecilia a Bari. Parla…. parla… parla….
A settembre 2013 l’Associazione G. La Pira segnalava una serie di problematiche territoriali al
Sindaco di Modugno, al suo Vice Sindaco, al Presidente del Consiglio: elettrosmog, ordine pubblico, igiene ambientale.
Elettrosmog: ormai da anni i residenti chiedono l’interramento dell’elettrodotto di RFI per la
salvaguardia della loro salute e in applicazione al principio di precauzione. Il sindaco Magrone disattendendo le istanze avanzate da sempre dai residenti, il 10 aprile u.s. con un comunicato
della sua segreteria annuncia alla stampa che alla presenza dell’Assessore Regionale Giannini ha ottenuto la definizione dell’accordo tra RFI e Ferrotramviaria per interrare l’elettrodotto: nel
comunicato stampa nessuna certezza su tempi, modalità di esecuzione e fonti di finanziamento. L’Associazione G. La Pira chiede agli uffici comunali di Modugno il testo firmato dell’accordo, ma
all’interno degli uffici di questo accordo non esiste traccia. Nel sito istituzionale del Comune di Modugno, nessuna notizia. Dunque il testo dell’accordo annunciato dal sindaco Magrone
sottoscritto tra le parti non esiste.
Il 10 maggio 2014 il sindaco Magrone con un comunicato della sua segreteria annuncia che è stata
disposta un’ordinanza di messa in sicurezza della costruzione non completata di Via Pordenone. Ma sul sito istituzionale del Comune di Modugno e nell’Albo Pretorio comunale dell’Ordinanza nessuna
traccia. In seguito si saprà che il Prefetto non condivide l’Ordinanza, ma le motivazioni del prefetto restano sconosciute.
Ordine pubblico: a novembre 2013 dopo l’ennesimo episodio criminoso al quartiere Cecilia,
l’Associazione G. La Pira chiede al sindaco di Modugno di promuovere un coordinamento delle Forze dell’ordine per una maggiore tutela della sicurezza e ordine pubblico sul territorio: nessuna
risposta. Intanto giunge notizia che al quartiere sarà assicurata la presenza di due vigili urbani, ma come tutti vedono la Polizia Locale è presente di tanto in tanto per pochissimo
tempo.
Alcuni giorni orsono in un social network Italia giusta secondo la costituzione scriveva: quel che è stato fatto sinora (da Porto Torres all'accordo per l'elettrodotto alle sollecitazioni per la pulizia ai controlli sulle scuole ai collegamenti di
Campolieto, per fare qualche esempio), sarà anche poco, ma è esclusivamente frutto del lavoro dell'amministrazione...
In questo anno di Amministrazione Magrone i residenti del quartiere Cecilia non hanno visto neanche
il poco. In realtàbastano i fatti che abbiamo citato, ma ce ne sarebbero altri da evidenziare, per dare una valutazione a questa Amministrazione
comunale fotocopia delle precedenti ma con una differenza rispetto a quelle amministrazioni, che non proclamavano fatti inesistenti pur di ottenere
un ritorno di immagine.
L’Amministrazione comunale di Modugno sin qui, ha deluso i residenti del quartiere
Cecilia.
24/06/2014
Risposta Assessore Luciano
Da:
im.luciano@comune.modugno.ba.it
Data invio:
giovedì 22 maggio 2014 17:16:05
A:
associazione LA PIRA (ass.lapiracecilia@hotmail.it)
Ringrazio per la segnalazione. Ho allertato il Servizio 11 per poter effettuare una ricognizione dei siti segnalati per gli opportuni provvedimenti. Cordiali Saluti Tina Luciano
Richiesta pulizia e diserbo al Quartiere Cecilia
Dott. Nicola Magrone
Sindaco di Modugno
Dott. Incoronata M. Luciano
Assessore Ambiente di Modugno
Dott. Antonio Perchiazzi
Comandante P.L. di Modugno
In qualità di legale rappresentante dell’Associazione cittadina G. La Pira di
Modugno segnalo che nel territorio del q. re Cecilia sono presenti terreni
abbandonati e incolti, ricettacoli di rifiuti. In particolare nei terreni
adiacenti Via Ancona, nell’area compresa tra Via Trentino A.A. e Via
Caposcardicchio in territorio comunale di Modugno, Via G. La Pira, Via delle
Rose, nelle zone circostanti P.za Falcone e Borsellino. Pertanto per la tutela
dell’igiene pubblica si chiede che il Comune di Modugno provveda alla bonifica
delle aree incolte ad emetta apposita Ordinanza di diserbo e pulizia dei
terreni privati.
In attesa di risposta porgo saluti.
Modugno, 21/05/2014 Matteo Lupelli
Identificativo messaggio: 1A383679.00000DF0.1DFB320B.409734C0.posta-certificata@cecpac.posteitaliane.it
TASI AZZERRATA
Assessore Leonardo Banchino
20/05/2014
A: 'associazione LA PIRA'
Cc: 'staff sindaco'
Egr. Sig, Lupelli,
in riscontro alla Sua mail del 19 aprile u.s. pari oggetto, Le comunico che il Consiglio Comunale nella
seduta del 15 maggio ha deliberato l’azzeramento dell’aliquota TASI per l’anno 2014. Per il corrente anno quindi il problema è al momento risolto all’origine.
Per quanto riguarda il problema delle rendite attribuite ai fabbricati ubicati nel Quartiere Cecilia e di
cui sono a conoscenza, essendo l’aspetto fiscale una conseguenza e non la causa, io stesso ho proposto in Commissione Finanze di affrontare la questione congiuntamente con la Commissione
Urbanistica al fine di individuare le possibilità di intervento presso l’Agenzia del Territorio per risolvere all’origine la questione.
Sarà mia premura tenerLa informata di eventuali passi successivi.
COMUNICATO ASSOCIAZIONE G. LA PIRA ACCORDO SINDACO MAGRONE ELETTRODOTTO
comunicato stampa
„
Comunicato Associazione G. La Pira
Comunicato Stampa
In seguito alla pubblicazione del Comunicato della Segreteria del sindaco Magrone relativo all'accordo raggiunto il 10 aprile u.s. tra RFI, Ferrotramviaria e Regione Puglia per la risoluzione
dell'elettrodotto a 150KV di RFI, come Associazione cittadina del quartiere Cecilia esprimiamo rammarico per la mancanza di attenzione istituzionale nei confronti dei residenti del quartiere
Cecilia che intendono servirsi dell'istituto della partecipazione attiva. Prendiamo atto che il Sindaco Magrone ritiene superflue le richieste motivate presentate dai residenti in merito alla
questione eliminazione tralicci
L'Associazione G. La Pira all'Assessore all'ambiente aveva proposto una Conferenza di servizi, tra l'altro prevista dallo Statuto Comunale, finalizzata ad un approfondimento della
problematica interramento elettrodotto con riferimento al principio di precauzione e alla tutela della salute pubblica. Inoltre come alle precedenti Amministrazioni comunali, aveva riproposto
al Sindaco Magrone e al competente Assessorato all'ambiente, la propria posizione in merito alla risoluzione dell'elettrodotto: l'interramento della linea ad Alta Tensione di RFI tra il
sostegno n.440 e n.443 nel tratto del quartiere Cecilia deve aver luogo indipendentemente da un futuro Prolungamento della ferrovia metropolitana.
Sembra inverosimile che il Sindaco di Modugno non abbia colto il senso della richiesta dei cittadini che ben informati e non più disposti ad accettare promesse illusorie, inquadrano la
risoluzione dell'elettrodotto giammai all'interno dei lavori di prolungamento della ferrovia, bensì come fatto prioritario, imprescindibile, immediato, finalizzato al godimento di un loro
diritto fondamentale quale è quello della salute. Contrariamente a quanto affermato dal sindaco Magrone, a oggi la risoluzione in cavidotto della linea elettrica non è prevista
all'interno del progetto di Prolungamento della metropolitana, come si può verificare dalla Delibera di G.C. di Bari del 17/03/2010 n.147 di Approvazione definitiva del Prolungamento
della ferrovia e dal relativo Quadro economico (per conoscenza si allega copia). Inoltre il sostegno n.441 della linea ad Alta tensione interferisce vistosamente sul corpo della Stazione
Cecilia in corso d'opera.
Il Sindaco Magrone, azzerando gli impegni assunti il 2007 dall'Amministrazione comunale di Modugno che nella premessa del Protocollo d'Intesa dichiarava di aver "fatto richiesta
per la sostituzione del tratto di elettrodotto ricadente nel quartiere Cecilia di detto Comune con un cavidotto", firma un
accordo con RFI per un futuro interramento della linea elettrica per l'intero percorso che va dal quartiere Cecilia di Modugno (circa 900 m.) alla Sottostazione Elettrica Bari Nord di RFI
fronte stante la necropoli di Bari (circa 5 Km.). Probabilmente il sindaco Magrone non ha tenuto in considerazione che per realizzare il prolungamento della metropolitana dall'ospedale al quartiere Cecilia sono passati ben quindici e
che a nostro avviso, l'accordo sottoscritto non rispettando il principio di precauzione prolunga nel tempo i rischi di esposizione a elettrosmog. Infatti, appare chiaro che ai tempi dell'iter
amministrativo di un non definito successivo prolungamento della linea metropolitana attualmente senza la totale copertura finanziaria, si sommeranno i tempi non definiti di interramento
dell'elettrodotto non ancora progettato ed anch'esso senza copertura finanziaria: interramento che comporterà tra l'altro i lavori di scavo per l'attraversamento del quartiere
Cecilia, quartiere S. Paolo, Zona Industriale, tangenziale di Bari, Viale Europa. Giova ricordare agli Amministratori comunali di Modugno che i problemi si risolvono concretamente con
apposite Delibere di approvazione di Progetti definitivi e di impegni di spesa.
Dunque nulla di nuovo sotto il sole: il sindaco Magrone riguardo all'interramento tralicci adotta una condotta attendista allo stesso modo dei suoi due predecessori; addirittura riporta
indietro al 2007 la problematica ambientale. Inoltre anche quest' Amministrazione comunale non si sottrae alla tecnica comunicativa, solo per un inutile ritorno di immagine. I risultati di
tale atteggiamento sono sotto gli occhi di tutti: i problemi del q. re Cecilia restano irrisolti da oltre 40 anni.
Si chiede al sindaco Magrone:
quali sono i motivi che lo portano a disattendere le istanze dei residenti del q. re Cecilia che invocano il principio di precauzione?
Per quanto tempo ancora il quartiere Cecilia deve convivere con una situazione di pericolo che condiziona e mette a rischio la salute pubblica dei residenti e in particolare dei bambini che
frequentano la Scuola d'infanzia Collodi e il Centro Parrocchiale di S. Pietro, entrambe strutture vicinissime all'elettrodotto?
Ritiene prioritaria la salute pubblica degli abitanti del q. re Cecilia oppure la realizzazione di infrastrutture per la mobilità utili al territorio extra comunale di Modugno?
E' in grado di fornire risposte certe su tempi e modi di rimozione dei tralicci n.451 e n.452 di RFI nel territorio comunale di Modugno?
Quali sono in dettaglio le motivazioni tecniche di RFI di un impedimento a realizzare l'interramento dei suddetti tralicci al q. re Cecilia?
Perché per l'immediata e inderogabile tutela della salute pubblica invece di attendere le disponibilità di fondi regionali non prende in considerazione la possibilità di impiegare risorse
comunali, tenuto conto che i contribuenti del quartiere Cecilia sin dal 1994 versano imposte comunali sugli immobili in misura più elevata rispetto al restante territorio modugnese, subendo
una vera e propria sperequazione fiscale - storicamente riconosciuta dalle precedenti Amministrazioni comunali - e sociale, dovuta ai modestissimi standard urbanistici qualitativi e
quantitativi del territorio?
Attendiamo che il sindaco Magrone in modo definitivo dia risposte chiare.
Al
Sindaco di Modugno
Dott. Nicola Magrone
All'Assessore Politiche fiscali di Modugno
Dott. Leonardo Banchino
Oggetto: Riduzione aliquota TASI
Come noto alcuni Comuni italiani hanno già adottato i Regolamenti in materia di IUC. La nuova imposta ha tra le sue componenti la TASI, che sarà
calcolata a partire dalle rendite catastali. Poiché l’Amministrazione Comunale di Modugno riconosce sin dal lontano 1996 che i contribuenti del q. re Cecilia di Modugno subiscono una
sperequazione fiscale in termini di imposte comunali sugli immobili a causa di rendite catastali più elevate rispetto a quelle del restante territorio comunale di Modugno, l’Associazione
cittadina G. La Pira
CHIEDE
all’Amministrazione finanziaria di Modugno di prevedere la riduzione dell’aliquota TASI per gli immobili situati al q. re Cecilia al fine di
eliminare la sperequazione - in termini di imposizione fiscale sugli immobili - tra contribuenti dello stesso territorio comunale. Tra l’altro la riduzione dei tributi locali è prevista all’art.
52 del D. Lgs. 15/12/1997, n.446 e dalla Legge 27/12/2013 n.147 comma 676.
Resto in attesa di riscontro.
Matteo Lupelli Presidente Associazione G. La Pira
Modugno, 19/04/2014
P.S.La richiesta è stata inviata a mezzo posta certificata al Comune di Modugno il 19/04/2014 con Identificativo messaggio:
671DA73A.00006379.798FE87C.40DF9598.
ASSEMBLEA CITTADINA 10 APRILE 2014
STRALCIO CONSULTA AMBIENTE
Verbale seduta Consulta Comunale per l’ambiente
Modugno, 27 febbraio 2014
In data 27 Febbraio 2014 la Consulta per l’ambiente si riunisce presso la sede
dell’Assessorato all’Ambiente, al Verde e alla Qualità della vita del Comune di Modugno .La seduta ha inizio alle ore 18.30. Verificata la presenza del numero legale, la seduta
viene dichiarata valida.
Presenti:
Nicola Magrone – Sindaco Comune di Modugno
Incoronata Maria Luciano - Assessore attività produttive, agricoltura, sviluppo sostenibile, Ambiente e
Politiche comunitarie del Comune di Modugno
Maria Magrone - Ufficio Ambiente del Comune di Modugno
Costantino Ferrulli - Presidente Consulta per l’ambiente -
Michele Sparapano - Segretario Consulta per l’ambiente - Associazione “ GMA Giovani Menti Attive”
Michele Lorusso - Associazione “Piazza Pubblica”
Angela Iacobone - Comitato “Pro Ambiente”
Vito Signorile - Comitato “Modugno in dignità”
Stefano Alberotanza- S.I.P.B.C. Società Italiana per la protezione dei beni Culturali
Matteo Lupelli – Associazione “G. La Pira” ……………
In ordine temporale si passa alla discussione del quarto
punto all’ordine del giorno, ovvero la richiesta di interramento dell’elettrodotto a 150KV di RFI S.p.A. interferente il quartiere Cecilia di Modugno.
Il Sindaco Dott. Nicola Magrone afferma che l’interramento
dell’elettrodotto secondo un accordo stipulato tra Comune di Modugno, Comune di Bari e Regione Puglia deve essere realizzato contemporaneamente all’interramento della linea ferroviaria di
Ferrotramviaria spa tramite l’utilizzo di fondi regionali. La stretta relazione che unisce la realizzazione delle due opere
riguarda, non solo un mero problema legato allo stanziamento dei fondi, bensì anche le evidenti e logiche difficoltà rappresentate dalla realizzazione in tempi diversi di due opere in scavo nella
stessa zona.Il Sindaco di Modugno informa, inoltre,
di aver già inviato in data 15 Novembre 2013 nota scritta alla Regione Puglia per ricordare gli impegni presi e che si appresterà nei prossimi giorni
ad incontrare l’Assessore regionale Giannini per ribadire la situazione.
Il Sig. Matteo Lupelli valuta i contenuti di una
dichiarazione ufficiale della dirigenza di Ferrotramviaria, relativa all’anno 2007, in cui si afferma che in assenza del finanziamento o di una parte di esso così come previsto nell’accordo con
la Regione Puglia, allora anche il contenuto dello stesso accordo deve essere ridiscusso.Per quanto riguarda il monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico,
continua il Sig. Matteo Lupelli, attualmente non ci sono superamenti dei valori limite di normativa, ma allo stesso tempo sono presenti dubbi riguardo morti e malattie sospette dei cittadini.
Inoltre, qualora non fosse realizzato l’interramento, preoccupano incognite prospettive future che potrebbero vedere il gestore dell’elettrodotto, Terna, aumentare il carico elettromagnetico
dell’infrastruttura aumentando in tal senso l’esposizione e il pericolo dei cittadini della zona. Al termine dell’intervento il Sig. Matteo Lupelli auspica che si trovi nel prossimo futuro una
soluzione all’interramento, in particolare dei due tralicci che più interessano i cittadini, che sia volta al principio della prevenzione e precauzione della salute pubblica.
Il Sig. Tino Ferrulli spiega la necessità di un monitoraggio
dell’inquinamento elettromagnetico con rilevazioni continue. A tal proposito l’Assessore Dott.ssa Tina Luciano spiega che, successivamente alla conferma della definizione dello schema della nuova
rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria, si potrebbe offrire ad Arpa una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria in cambio di una convenzione per la taratura e la validazione dei dati di monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico relativi alla centralina presente in via Ancona. Il Sig. Matteo
Lupelli propone di spostare tale centralina presso l’edificio dell’asilo comunale………
F.to il Presidente della
Consulta
Sig. Costantino
Ferrulli
F.to il Segretario della Consulta
Dott. Michele
Sparapano
PUNTO TV: Intervista ai residenti q. re Cecilia su elettrodotto RFI
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PETIZIONE SMANTELLAMENTO TRALICCI AL Q. RE CECILIA
Comunicato Associazione G. La Pira
Recentemente il Movimento Politico modugnese PugliAmo – Voglia di
Cambiamento rappresentato in consiglio comunale dai consiglieri di opposizione Saverio Fragassi e Antonello Maurelli ha promosso tra l’altro una petizione popolare per eliminare i tralicci
di RFI SpA che attraversano il Quartiere Cecilia.
Per questo l’Associazione G. La Pira come associazione di cittadini del Quartiere Cecilia, non può non essere contenta.
Finalmente i politici cominciano a prendere conoscenza di una questione che si trascina da oltre nove anni, e che spesso è stata snobbata da sedicenti conoscitori delle problematiche del nostro
territorio. Ricordiamo per dovere di cronaca, che sin dai primi giorni di insediamento del Consiglio Comunale di Modugno, era il 2 settembre 2013, l’Associazione G. La Pira inviò una lettera
aperta al nuovo sindaco, assessori e consiglieri comunali, nella quale lettera si evidenziavano gli annosi problemi del quartiere Cecilia. Nella parte finale della lettera c’era un invito rivolto
in modo particolare ai consiglieri comunali che giova ripetere:
Infine a tutti i Consiglieri comunali l’Associazione G. La Pira in nome dei
residenti del quartiere Cecilia, chiede di rispondere moralmente del mandato ricevuto a rappresentarli nella gestione della cosa pubblica, dimostrando di non voler considerare il quartiere
Cecilia come serbatoio elettorale, bensì un territorio in cui vivono persone di pari dignità e diritti rispetto a tutti gli altri cittadini di Modugno, così come vuole la nostra Costituzione
Italiana.
Sino ad oggi, nessun consigliere comunale aveva preso in considerazione quell’invito.
Per questo ripetiamo, apprezziamo appieno e senza riserve le motivazioni
della petizione proposta dai consiglieri Fragassi e Maurelli, che, per la parte riguardante la risoluzione dell’elettrodotto in cavidotto, sembrerebbe un copia incolla delle richieste presentate
più volte dall’Associazione G. La Pira alle Amministrazioni comunali di Modugno sino ad oggi succedutesi, e per ultimo in ordine di tempo il 10 dicembre u.s. e riportata da alcune testate
giornalistiche locali.
Perciò l’Associazione G. La Pira chiede ai consiglieri comunali Fragassi e Maurelli, esercitando l’iniziativa che a loro
tocca in seno al Consiglio Comunale di Modugno, uno sforzo in più attraverso gesti concreti e significativi riformulando specifica mozione di interramento dell’elettrodotto a 150KV.
Infine l’Associazione G. La Pira pubblicamente ribadisce ancora una volta la propria posizione in merito alla
risoluzione dell’elettrodotto: l’interramento della linea ad Alta Tensione nel tratto interferente il quartiere Cecilia deve avere luogo indipendentemente dal progetto del Prolungamento della ferrovia metropolitana.
In riferimento al comunicato della Segreteria del Sindaco di Modugno relativo all’interramento
dell’elettrodotto a 150KV di RFI SpA, l’Associazione G. La Pira apprezza l’iniziativa del Sindaco di Modugno per l’attenzione mostrata alla delicata problematica. Comunica inoltre di aver
riproposto all’Ufficio di Staff del Sindaco l’istanza dei residenti del quartiere Cecilia che, invocando il principio di precauzione in materia di inquinamento elettromagnetico, come fatto
con le precedenti amministrazioni comunali, chiedono che l’elettrodotto sia interrato in territorio di Modugno per circa 900 metri nel tratto compreso tra il traliccio n. 440 e n. 443
interferente Via Molise Via G. La Pira e Via Liguria, indipendentemente dalla realizzazione del 2° lotto funzionale della linea ferroviaria il quale, allo stato attuale è un progetto
sulla carta che non ha alcuna delibera di approvazione definitiva; allo stesso tempo nessun Ente ha avanzato richiesta di finanziamenti per l’interramento dell’elettrodotto.
Per 1° lotto del prolungamento il progetto è stato deliberato definitivamente da marzo 2010; l’interevento in corso d’opera dall’1 giugno u.s. prevede nel territorio del
Quartiere Cecilia di Modugno un tratto di galleria artificiale lungo circa 600 metri – di cui 320 metri in curva - e la "Stazione Cecilia". Attualmente la struttura portante della stazione è
in corso di completamento; lo scavo per la galleria artificiale è stato realizzato in gran parte; l’elettrodotto, compreso tra i tralicci n. 440 – 441 – 442 per circa 300 metri interferisce
sui lavori di costruzione. Nel progetto del 1° lotto sono previste adeguate opere di sostegno provvisorie dei tralicci presenti lungo il tracciato ferroviario al fine di garantire la
perfetta funzionalità dell’elettrodotto durante i lavori.
Si comunica inoltre che in un incontro con l’Assessore all’ambiente dott.ssa Luciano avente come oggetto l’interramento dell’elettrodotto, l’Associazione G. La Pira ha proposto di ridiscutere
il Protocollo d’Intesa del maggio 2007, previo convocazione di una Conferenza dei servizi.
il quartiere Cecilia di Modugno continua a essere territorio privilegiato per la resa dei conti tra clan rivali della criminalità
barese. Il 19 di maggio u.s. di domenica in Via Piemonte tra gli abitanti del quartiere, tra i quali molti bambini che tornavano festosi dalla vicina chiesa parrocchiale di S. Pietro dopo la
celebrazione della Prima Comunione, si è consumato un feroce agguato criminale nel quale perdettero la vita tre persone.
All’indomani dell’episodio criminoso l’Associazione G. La Pira dichiarava al Commissario Prefettizio di Modugno, al Prefetto e al
Vescovo di Bari lo stato d’animo e il disagio sociale che da sempre avvertono i residenti del quartiere Cecilia per la mancanza di un adeguato sostegno della legge e delle Istituzioni; carenze
imputabili esclusivamente agli amministratori comunali.
Il Sindaco di Bari convocò il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, ed il Ministro degli Interni assicurò l’invio di poco
meno di 150 unità tra carabinieri e forze di polizia specializzati dal punto di vista investigativo oltre che di presidio e controllo territoriale: ma di queste forze di polizia nel quartiere
Cecilia nessuna presenza, forse perché l’amministrazione comunale di Modugno non ha mai resa nota in maniera eclatante la necessità di tutela del territorio a chi di competenza.
Più volte l’Associazione G. La Pira ha insistentemente denunciato agli amministratori di Modugno la persistente atavica assenza nel
quartiere Cecilia delle forze di polizia per la tutela dell’ordine pubblico. Per questo il quartiere Cecilia con molta probabilità diventa scenario di eventi criminosi che nulla hanno a che fare
con i suoi abitanti e con il suo territorio.
L’Associazione G. La Pira si rivolge dunque a Lei ieri magistrato antimafia oggi Sindaco di Modugno, affinché si concretizzino le
sue intenzioni di fare di Modugno (e il quartiere Cecilia è Modugno) il paese della legalità.
L’Associazione G. La Pira a nome dei residenti del quartiere Cecilia auspica un suo interessamento affinché si realizzi un
coordinamento per la presenza permanente delle Forze dell’Ordine che possano garantire la legalità e la tutela della sicurezza dei residenti e Dio non voglia che in questi frequenti episodi
criminosi possano essere coinvolti dei cittadini innocenti.
Resto in attesa di un suo riscontro e porgo saluti
Matteo Lupelli Presidente dell’Associazione G. La Pira
Modugno 23/11/2013
Servizio di refezione scolastica degli alunni della scuola materna e primaria - anno scolastico 2013/2014
Pubblicato Giovedì, 17 Ottobre 2013
Il
Responsabile del Servizio Pubblica Istruzione, Dott.ssa Angela Straziota, comunica che a partire da oggi 17/10/2013 e fino al 31/10/2013, i genitori degli alunni delle scuole
materna e elementare del 3° Circolo Didattico (plessi: "Montessori" di via Bitritto, "G. Zema" di via Magna Grecia, "V. Faenza" di via O. Flacco - scuola elementare e "Collodi"
di via Toscana) possono presentare istanza per fruire del servizio di refezione scolastica per l'anno scolastico 2013/2014.
La
domanda, completa di
modello ISEEriferito all'anno
2012 e
fotocopia di un documento di riconoscimentodel firmatario
dell'istanza, dovrà essere presentata presso l'Ufficio Pubblica Istruzione (Piazza Plebiscito, n.1), dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e il martedì e giovedì dalle ore 16,30
alle ore 18,30.
La
modulistica è ritirabile anche presso l' URP (Piazza Capitaneo) e presso la sede del servizio Pubblica Istruzione.
Si
precisa inoltre, che la quota contributiva a carico dell'utente, sarà comunicata agli interessati al momento della presentazione dell'istanza, secondo le seguenti fasce di reddito, in base a
quanto stabilito con delibera di G.C. n. 11 del 2/09/2013:
Riguardo all’articolo di baritoday del cosiddetto Patto per Bari siglato il 9 gennaio 2013 tra sindaco di Bari
e governatore della Puglia ed al fine di meglio precisare quanto relativo al prolungamento del metrò dall’ospedale S. Paolo al quartiere Cecilia, si rende noto che:
il prolungamento del tratto metrò sino al quartiere Cecilia è stato deliberato sin dal 10 febbraio 2010
(Delibera di Giunta Comunale Bari n. 85 11 febbraio 2010);
l’opera è già completamente finanziata per una somma di € 25.431.185,39 nell’ambito del PO FERS
2007-2013 (D.G.R. Puglia n.744/2008); il Comune di Bari è il soggetto beneficiario dei fondi;
attuatore del progetto di prolungamento è Ferrotramviaria S.p.A. (responsabile del procedimento ing.
Fabietti);
Ferrotramviaria S.p.A. ha completato la gara di appalto ed individuata la ditta appaltatrice;
i condomini di Caposcardicchio interessati alle aree di lavoro del prolungamento ferroviario in data
18/12/2012 hanno incontrato l’ing. Fabietti di Ferrotramviaria S.p.A. e l’appaltatore dei lavori, e sono stati informati sulle modalità dei operazioni da svolgere e sugli interventi alle aree di
parcheggio condominiali degli edifici;
a breve si procederà per la prova testimoniale di staticità all’interno delle abitazioni adiacenti alle zone
di scavo della galleria (profondità circa 17 metri);
la previsione di apertura del cantiere è per il mese di marzo 2013.
Si precisa inoltre che il progetto iniziale prevedeva il prolungamento della ferrovia dall’ospedale S. Paolo
alla stazione di testa Delle Regioni (spazio antistante Via Sardegna Via Milella); nello stesso tempo era previsto l’interramento della linea aerea a 150 KV di proprietà RFI e l’eliminazione dai
tralicci dal n. 440 al n. 445; spesa prevista per realizzare il cavidotto € 1.900.000 completamente finanziati dalla Regione.
In data 7/12/2007 Ferrotramviaria S.p.A. presentò istanza per la rimodulazione dell’intervento e la suddivisione in n. 2 lotti
funzionali: 1° lotto: attrezzaggi della tratta Bari Lamasinata - Stazione Cecilia e realizzazione dell’infrastruttura tra Fermata Ospedale e Stazione Cecilia; 2° lotto: realizzazione
dell’infrastruttura, completa di impianti tecnologici, compresa tra Stazione Cecilia e Stazione Delle Regioni;
Nella Delibera di Giunta n. 85 del Comune di Bari, relativa al 1° lotto non è previsto alcun interramento dei
tralicci di A.T. di RFI: qualora si dovesse procedere alla realizzazione del 2° lotto del prolungamento del metrò sino alla stazione Delle Regioni, in quel caso si dovrà necessariamente eliminare
la linea aerea di A.T. e relativi tralicci in corrispondenza della fascia di scavo che dovrebbe percorrere per la sua lunghezza Via La Pira, Via Liguria e proseguire in rettilineo verso la
prevista stazione di testa Delle Regioni.
A metà novembre in un incontro tra Presidente Associazione G. La Pira e Ferrotramviaria S.p.A., l’ing. Fabietti responsabile del
procedimento per il prolungamento ferroviario, ha confermato che:
l’interramento dell’elettrodotto è previsto nel 2° lotto che prevede il completamento della linea sino alla cosiddetta Stazione
Delle regioni;
è intenzione di Ferrotramviaria S.p.A. rispettare il protocollo d’intesa relativo all’interramento dell’elettrodotto per tutto il
suo tracciato;
sono state avanzate richieste di finanziamento da parte di Ferrotramviaria S.p.A. a Regione e Ministero ma ad oggi non è stato
assegnato alcun finanziamento per il 2° lotto e per l’interramento dell’elettrodotto.
Il sottoscritto MATTEO LUPELLI con l’incarico di legale rappresentante dell’Associazione Giorgio
La Pira con sede provvisoria presso i locali del Centro Parrocchiale S. Pietro Apostolo di Modugno, con la presente comunicazione desidera sottoporre alla sua attenzione, come già fatto più volte
alle precedenti amministrazioni, alcune problematiche che incombono sul territorio del Quartiere Cecilia di Modugno e sui residenti riguardanti la sperequazione fiscale, la tutela della salute, e
la totale assenza di polizia locale e forze dell’ordine.
In questi giorni di pagamento dell’imposta IMU, si ripresentano in maniera evidente le
conseguenze della dimenticanza istituzionale cronica del Comune di Modugno, nei confronti dei residenti del quartiere Cecilia, pagate da essi a caro prezzo. Infatti, con l’imposta IMU solamente
questi cittadini del Comune di Modugno, subiscono un notevolissimo aggravio della pressione fiscale con il conseguente aumento della tassa sulla prima casa sino al 362% circa in più rispetto a
tutti gli altri possessori con abitazione principale in altre zone di Modugno aventi stesse caratteristiche catastali: di fatto una vera e propria sperequazione fiscale che si riflette sia sul
pagamento delle imposte dirette che sulle imposte indirette.
La delibera IMU adottata dal Comune di Modugno nel rispetto del D.L. 201/2011 con la riduzione
dell’aliquota allo 0.30% per le abitazioni principali, è sicuramente vantaggiosa per la maggioranza dei modugnesi, ma sfavorevole per i residenti del quartiere Cecilia, cittadini di serie A
quando pagano le tasse e cittadini di ultima serie rispetto ai servizi ricevuti.
Infatti, pur essendo il quartiere Cecilia in fascia E1 zona suburbana tipologia di tipo
economico, le rendite catastali degli immobili a parità di categoria e consistenza di vani, sono superiori a quelle del restante territorio di Modugno, mentre le quotazioni di mercato sono più
basse.
Ad esempio:
immobile situato in Modugno all’interno del triangolo Via X Marzo, Via della Repubblica, Via
Roma, ed all’interno della Via Cornole di Ruccia e Via Bitritto identificate dall’Agenzia del Territorio zona periferica destinazione residenziale censito in catasto con cat. catastale A/3 classe 3 rendita catastale 497,09: imposta annua ICI €69, imposta annua IMU €50;
immobile situato in Modugno quartiere Cecilia identificato dall’Agenzia del territorio zona
suburbana destinazione residenziale censite in catasto con cat. catastale A/3 classe 3 rendita catastale 856,03:
Si aggiunga che nel quartiere Cecilia non sono pochi gli immobili di quattro vani e accessori,
classificati erroneamente in catasto in cat. A/2 rendita catastale €1158,13, situati all’interno dello stesso edificio, sullo stesso piano e con caratteristiche comuni agli
immobili adiacenti, che sono classati in A/3: tale incongruenza riviene, come già detto, da un errore d’ufficio in sede di classamento. Poi i contribuenti che in maniera individuale hanno
richiesto e ottenuto il declassamento, pur avendo visto ridotta la rendita catastale, rispetto alle restanti zone di Modugno, hanno un’imposizione
fiscale quasi doppia.
I residenti del quartiere Cecilia sanno perfettamente di subire una sperequazione fiscale da
sempre, nonostante il 1993 l’Amministrazione comunale secondo la procedura prevista dall’art. 2 comma1 bis D.L. 23.1.1993 n.16, convertito dalla Legge 24.3.1995 n.75 avrebbe potuto avviare la
procedura di revisione delle tariffe d’estimo: cosa mai fatta.
Unica attenzione storica apprezzabile, quella dell’Amministrazione comunale negli anni 1995 –
1997 che riconoscendo la sperequazione fiscale tra i cittadini del quartiere Cecilia e i restanti di Modugno, nell’ambito dei poteri concessi dalla legge ai comuni in materia ICI, determinava una
maggiore detrazione ICI per le abitazioni principali, riducendo ma non annullando la sperequazione (Delibera Comunale del 28.12.1996 n. Reg.10).
Pertanto, come il Comune di Modugno ha legittimamente diritto alla pretesa tributaria, i
contribuenti del quartiere Cecilia hanno il diritto di pretendere dal Comune di Modugno i servizi.
Spesso gli amministratori comunali, hanno dichiarato che il quartiere verte in una situazione
di degrado; degrado sicuramente non imputabile agli abitanti del territorio, bensì alla mancanza di servizi.
Alcuni fatti che sostengono le attese dei residenti del
quartiere Cecilia:
la risoluzione di un elettrodotto a 150KV di proprietà di RFI che rappresenta una situazione di
grave pericolo che condiziona la vita dei residenti.
Sin dal 10 maggio 2007 il Comune di Modugno sottoscriveva un Protocollo d’Intesa, insieme a Rete
Ferroviaria Italiana, Ferrotramviaria SpA, Regione Puglia e Comune di Bari, per la sostituzione di un tratto dell’elettrodotto ricadente nel quartiere Cecilia in cavidotto interrato.
L’interramento dell’elettrodotto era necessario, poiché interferente con il tracciato del costruendo prolungamento della linea metropolitana di Ferrotramviaria SpA dalla fermata Ospedale alla
fermata Delle Regioni. I Comuni di Modugno e di Bari sostenevano l’interramento dell’elettrodotto al fine di un miglioramento ambientale e paesaggistico del territorio. In seguito alla modifica
del progetto di prolungamento della linea metropolitana sdoppiato in due stralci, di cui solo il primo finanziato come da D.G. n.85 del 11.2.2010 del Comune di Bari, è venuta meno la possibilità
di rimuovere l’elettrodotto. Così dopo oltre cinque anni, nonostante le affermazioni riportate dagli amministratori comunali, l’elettrodotto è ancora lì a inquinare l’ambiente e a mettere
pericolosamente a rischio la salute degli abitanti che si affacciano in Via Liguria, Via La Pira e Via Abruzzi, e dei bambini che percorrono queste vie quando devono raggiungere le scuole o la
struttura parrocchiale. Per questo gli abitanti del quartiere Cecilia stanchi di attendere e di vivere una situazione a dir poco di disagio e di incombente pericolo, accentuata da una serie di
morti sospette avvenute sulle vie attraversate dall’elettrodotto e, appellandosi al principio della tutela della salute ed al principio di precauzione, come più volte fatto, continuano a chiedere
la rimozione di tutto il tratto interferente il territorio del quartiere Cecilia, ovvero dal traliccio n. 440 al traliccio n. 443
indipendentemente dalla realizzazione del primo lotto del prolungamento della metropolitana FM1;
tutela dell’ordine pubblico:
manca una presenza assidua della polizia municipale e delle forze dell’ordine in generale. Le
strade del quartiere Cecilia interessate dalle attività commerciali sono spesso congestionate dal traffico, causato dall’affluenza degli abitanti del contermine quartiere San Paolo di Bari che si riversano nel quartiere Cecilia con i loro mezzi, per le compere. Così, in particolare nelle ore di punta e
soprattutto nelle giornate prefestive avvengono ingorghi determinati dalle autovetture che sono parcheggiate in doppia ed anche in tripla fila ovvero, così come capita nel bel mezzo della strada.
Inoltre, si assiste allo scorrazzamento indisturbato di moto, anche di grossa cilindrata, che percorrono le vie del quartiere incuranti dei sensi unici e della presenza dei pedoni. Questi
comportamenti indisciplinati, non saranno mai corretti, se chi è preposto alla tutela della legge non interviene per regolamentare e sanzionare tali illegalità.
Certamente vi sono ancora altre problematiche che affliggono il quartiere Cecilia, ma quelle che
sono state evidenziate, sono quelle che i residenti avvertono maggiormente e si attendono risolte in modo efficace, fermamente convinti di essere persone di pari dignità e diritti rispetto a
tutti gli altri cittadini di Modugno, così come vuole la nostra Costituzione Italiana.
Confidando nella sua sensibilità e attenzione ai problemi su esposti e in attesa di un suo
riscontro, porgo i migliori saluti.
Quando abbiamo creato questo sito, ci proponevamo di utilizzarlo perchè fungesse da cassa di risonanza per le notizie relative alla Zona Cecilia e per dar rilievo alle istanze dei suoi residenti.
Scuserete lo scrivente se, per una volta, impegnerà questa piccola ribalta per riportare un caso, forse insignificante, ma che sta scuotendo gli animi della comunità parrocchiale di S. Pietro.
Qualche tempo fa le due associazioni presenti nella parrocchia (l'Associazione "La Pira" e l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) avevano promosso e si erano direttamente impegnate per
la riqualificazione del verde nel rione, "adottando" due aiuole nelle vicinanze della citata chiesa di S. Pietro.
Con rastrelli, vange e picconi alla mano, avevano ripulito i due spazi mettendo a dimora alcune piante della macchia mediterranea, acquistate dal Parroco, donate dall'Istituto Agronomico
Mediterraneo di Bari e da alcuni privati cittadini.
Qualche tempo dopo, alla vigilia della primavera dell'anno scorso, la drammatica morte di un giovane scout del gruppo AGESCI Bari 10, Paolo Chiola, aveva stretto la
comunità parrocchiale e l'intero rione intorno alla famiglia ed agli scout.
Spontanea è venuta l'idea di piantare in una delle aiuole, quelle stesse sulle quali il povero Paolo aveva lavorato con impegno, un mandorlo, "sentinella" della pimavera e segno della rinascita
dopo l'inverno della morte.
Una veglia seguitissima in parrocchia, guidata da don Giuseppe ed animata dal gruppo scout, aveva suggellato quell'evento nella memoria di coloro che conoscevano il ragazzo.
Oggi, dopo mesi in cui la manutenzione degli spazi verdi è stata curata solo dai volontari delle due associazioni, il comune di Modugno si è ricordato che la cura ed il decoro urbano sono tra i
suoi compiti specifici (ma, viste in quali faccende erano affaccendati i suoi amministratori, non meraviglia tale disattenzione!) ed ha incaricato una ditta privata di "sistemare" le aiuole della
zona. Risultato: i solerti ed inconsapevoli operai hanno sradicato il mandorlo sostituendolo con altre piante. Alle proteste hanno replicato dicendo che era secco (ma anche i bambini sanno che il
mandorlo perde le foglie in autunno!).
Non sappiamo se qualche amministratore più sensibile (anche se in questo momento ci sono problemi più seri a Palazzo di Città) vorrà porre rimedio a questo sgarbo verso la memoria del ragazzo;
certo sarebbe un bel gesto da compiere verso la famiglia, gli amici di Paolo e la parrocchia. Staremo a vedere!
(G. Ladisa)
Scoppia la polemica a Cecilia sulla questione IMU
Scoppia la polemica a Cecilia sulla questione IMU, la nuova tassa sulla casa. Nel quartiere periferico cittadino i modugnesi pagherebbero molto di più rispetto a chi risiede in città o in centro.
A segnalarlo è l'associazione "Giorgio la Pira" per mano del suo presidente Matteo Lupelli che, attraverso una nota inviata alla stampa, non fa mancare la sua
denuncia e tutto il suo sgomento.
"Mentre a Modugno città il proprietario di un’abitazione di quattro vani ed accessori con l’IMU pagherà un’imposta annua di €50, a Modugno quartiere Cecilia definita zona suburbana il
proprietario di un’abitazione di quattro vani e accessori pagherà un’imposta annua di €231,44.
Ed ancora: il residente di Modugno città di ICI pagava €69, mentre il residente di Modugno quartiere Cecilia pagava €137. Per questo i modugnesi possono essere soddisfatti perché con
l’IMU pagheranno meno tasse". "I residenti del quartiere Cecilia pagheranno spassionatamente con piacere l’IMU sapendo che per loro l’imposta non è diminuita anzi, rispetto all’ICI,
l’imposta sugli immobili è aumentata tra il 40% e il 50%? Sembrerebbe con questi fatti che ai contribuenti del quartiere Cecilia non sia garantita la perequazione fiscale dichiarata a parole
nella delibera comunale", insiste Lupelli, secondo il quale "gli amministratori comunali di Modugno continuano a ignorare le condizioni in generale dei residenti del quartiere Cecilia.
Questi cittadini sono di serie A quando devono pagare i tributi e cittadini di ultima serie rispetto alla qualità della vita ed ai servizi ricevuti".
Tra questi servizi, fanno notare dall'associazione, ci sarebbe (anzi, non ci sarebbe) un monitoraggio dell'aria e tanto altro perchè "infatti, al quartiere Cecilia manca una rete di
monitoraggio dell’aria (in un territorio a ridosso della zona industriale); manca la tutela della salute dei residenti che subiscono l’inquinamento elettromagnetico causato da un elettrodotto a
150KV che supera di oltre venti volte la soglia di allarme delle emissioni; la polizia municipale e le forze dell’ordine in generale sono assenti; del prolungamento della linea metrò
dall’ospedale al quartiere non se ne parla; e tant’altro ancora. Gli amministratori comunali quando dicono che il quartiere Cecilia è un quartiere che versa in una situazione di degrado, non
fanno altro che confermare le carenze evidenziate".
Per tutto questo, allora, incalza Lupelli, i residenti di Cecilia "avvertono di essere vessati e discriminati rispetto agli altri cittadini di Modugno, e quindi restano in attesa di fatti
concreti da parte dell’Amministrazione comunale di Modugno, che facciano vedere che chi li amministra c’è, è vivo e si preoccupa di soddisfare i bisogni del quartiere".
Lunedì scorso (12), frattanto, l'amministrazione ha cercato di dare risposte a questi quesiti, in un incontro tenutosi nel quartiere.
l'assessore all'ambiente Di Ciaula, per esempio, ha fatto sue le critiche e le perplessità dell'associazione "Giorgio la Pira", si è impegnato in azioni concrete ed ha anche
comunicato che in seguito alla richiesta del suo Assessorato, la Regione Puglia inserirà nella sua rete di monitoraggio della qualità dell’aria, una stazione di monitoraggio (definita EN04) per
determinare la concentrazione degli inquinanti causati dal traffico veicolare e dagli insediamenti industriali, ricadenti sul territorio del Quartiere Cecilia. Il vicesindaco Marra, invece,
confermando anche in questo i dati sull'eccessivo aggravio fiscale relativo agli immobili della zona Cecilia che mal si concilia con i servizi effettivamente ricevuti, ha annunciato che si
metterà in contatto con l’Agenzia del Territorio ed anche con il Garante del contribuente al fine di perequare le tariffe d’estimo per tutto il territorio di Modugno.
(R. Marinelli, pubblicato su Bari Sudovest il 15/11/2012)
La partecipazione ad un bando regionale per la realizzazione di un progetto nella zona Cecilia, era stato già annunciato durante il discorso del sindaco in occasione della Festa Patronale
ma l’idea progettuale preliminare è stata presentata nei dettagli nel pomeriggio di lunedì 22 ottobre proprio presso la scuola elementare "Gandhi" di quel quartiere.
A chiarire la candidatura da parte dell’amministrazione comunale al "Finanziamento in favore dei Comuni pugliesi di opere di urbanizzazione primaria e secondaria nell'ambito di
insediamenti di edilizia residenziale pubblica" (pubblicato sul B.U.R.P. n. 125 del 28/08/2012) erano presenti: Vito Signorile, Assessore ai Lavori
Pubblici, la dott.ssa Christiana Anglana, Segretario Comunale,l’arch. Donato Dinoia, Responsabile Unico del
Procedimento, e l’Ing. Gianmario Conforti, dirigente dell’ADVENCO s.r.l. cui è stata affidata la realizzazione dell’idea progettuale.
Questa prevede una “piazza arredata” al centro dell’attuale spiazzo “Falcone e Borsellino” che, come ha spiegato l’assessore Signorile, “oggi verte in
una situazione di degrado perché rappresenta solo un parcheggio di auto con al centro un palo. Noi invece abbiamo intenzione di riqualificare la zona realizzando un’area verde, panchine,
giostrine per bambini, un elemento d’arredo (una semisfera d’acqua centrale), illuminazione e tutt’attorno parcheggi a “spina di pesce””.
Ha tenuto a precisare più volte che “la candidatura della zona Cecilia deriva dal desiderio, fondamentale per l’amministrazione, di dare un’attenzione maestra a questo quartiere che
verte in una situazione di degrado e dove manca uno spazio di aggregazione”.
La Regione mette a disposizione fino a 400.000 euro per l’opera mentre l’amministrazione comunale s’impegna – come vuole il bando- ad aggiungere una compartecipazione ammontante al
20%.
Signorile è fiducioso nell’ottenimento del finanziamento “ la zona Cecilia risponde ai requisiti previsti dal bando; inoltre abbiamo mirato a una zona che è “la periferia della
periferia” affinché sia possibile ottenere maggiori punteggi e questo è stato anche spiegato – e poi condiviso- dai cittadini che, durante l’incontro, ci chiedevano che l’interevento fosse
portato al centro del quartiere e non all’estrema periferia”.
Al termine del dibattito è stato anche consegnato “un primo questionario” ai presenti per raccogliere suggerimenti volti al miglioramento del progetto. Molti hanno lamentato
l’inutilità della richiesta, data l’assenza di molti cittadini ma è stato garantito loro di estenderlo, per esempio tramite la scuola, in modo da farlo pervenire a tutti gli assenti.
Si ha anche intenzione di fare “un concorso di idee su quella che sarà la zona centrale della piazza, per prevedere lì una fontana o un monumento dedicato Falcone e Borsellino oppure un
impianto di videosorveglianza” e non si esclude la possibilità di un nuovo incontro con i cittadini quando le possibilità di finanziamento saranno più certe.
E’ certo però che, all’interno della scuola Gandhi, l’atmosfera era un po’ accalorata e molti partecipanti all’incontro si sentivano “traditi” dall’assenza del
sindaco. Una cittadina, in slancio di ribellione, ha dichiarato “a volte ci sentiamo trattati come cittadini di serie b e non è giusto” ed in tanti cercavano di esternare le
problematiche che affliggono il quartiere, pur se poco inerenti con il tema dell’incontro.
Incontro pubblico: "Educare alla Giustizia educando al Vangelo"
Proseguendo nella serie di approfondimenti su tematiche teologiche e sociali che la parrocchia S. Pietro (Q.re Cecilia, Modugno - Bari) sta da tempo organizzando, il
15 maggio, alle ore 20.00, si terrà l'incontro dal tema: "Educare alla Giustizia educando al Vangelo". Quale relatore d'eccezione interverrà il
dott. Antonio Laudati, Procuratore della Repubblica di Bari. Modererà il dibattito il prof. Nicola Tenerelli, docente di Filosofia.
La società civile è invitata a partecipare ed a diffondere l'iniziativa, prima di tal genere nel nostro quartiere. La locandina stampabile è scaricabile qui.
COME CITTADINO HO DIRITTO ALL’ISTRUZIONE, AL LAVORO, ALLA PENSIONE ED ALLA SANITA'... ...POSSO FARE A MENO DI 131 CACCIABOMBARDIERI F-35 JSF!
Mentre con le due manovre economiche estive, per pareggiare i conti dello Stato, si chiedono forti sacrifici agli italiani con tagli agli enti locali, alla sanità, alle pensioni, all’istruzione,
il Governo mantiene l'intenzione di procedere all’acquisto di 131 cacciabombardieri d'attacco F35 "Joint Strike Fighter" al costo di circa 20 miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5
in parte già spesi per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio).
Le manovre approvate porteranno gravi conseguenze sui cittadini: si stimano proprio in 20 miliardi i tagli agli Enti Locali e alle Regioni (che si tradurranno in minori servizi sociali o in
aumento delle tariffe), ed altri 20 miliardi saranno i tagli alle prestazioni sociali previsti dalla legge del! ega in materia fiscale ed assistenziale, senza contare il blocco dei contratti e
degli aumenti ai dipendenti pubblici e l'aumento dell'IVA che colpirà indiscriminatemante tutti i consumatori.
Il tutto per partecipare ad un progetto di aereo militare "faraonico" (il più costosto della storia) di cui non si conoscono ancora i costi complessivi (cresciuti al momento almeno del 50%
rispetto alle previsioni iniziali) e che ha già registrato forti critiche in altri paesi partner (Norvegia, Paesi Bassi) e addirittura ipotesi di cancellazione di acquisti da parte della Gran
Bretagna. Senza dimenticare che, contemporaneamente, il nostro paese partecipa anche allo sviluppo e ai costosi acquisti dell'aereo europeo EuroFighter Typhoon.
Con i 15 miliardi che si potrebbero risparmiare cancellando l'acquisizione degli F-35 JSF si potrebbero fare molte cose: ad esem! pio costruire duemila nuovi asili nido pubblici, mettere in
sicurezza le oltre diecimila scuole pubbliche che non rispettano la legge 626 e le normative antincendio, garantire un'indennità di disoccupazione di 700 euro per sei mesi ai lavoratori
parasubordinati che perdono il posto di lavoro.
Siamo convinti che in un momento di crisi economica per prima cosa siano da salvaguardare i diritti fondamentali dei cittadini, investendo i fondi pubblici per creare presupposti ad una crescita
reale del Paese senza gettare i soldi in un inutile e costoso aereo da guerra.
PER QUESTO CHIEDIAMO AL GOVERNO DI NON PROCEDERE ALL’ACQUISTO DEI 131 CACCIABOMBARDIERI F35 E DESTINARE I FONDI RISPARMIATI ALLA GARANZIA DEI DIRITTI DEI PIU’ DEBOLI ED ALLO SVILUPPO DEL PAESE
INVESTENDO SULLA SOCIETA', L'AMBIENTE, IL LAVORO E LA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE.
RIQUALIFICAZIONE URBANA Q. RE CECILIA VIE ANCONA E CAPOSCARDICCHIO