In poche righe qualche notizia sulla nostra Associazione: cosa ci ha spinto a fondarla, a chi ci ispiriamo e quali sono i nostri valori, cosa intendiamo fare per il Quartiere Cecilia ed i suoi abitanti...
I problemi, che assillano i quartieri periferici delle città, l’impossibilità che singole persone possano assolvere funzioni di analisi dei problemi, elaborazione delle decisioni, capacità di pressione politica, impone agli uomini di buona volontà, che vivono in questa realtà che fa dell’invivibilità il segno distintivo, di unire competenze, tempo e forze per avviare un percorso di risanamento e un tentativo di affrancamento da vincoli, trabocchetti e marginalizzazione che sin’ora hanno fatto fallire tutti i tentativi di singole, anche se lodevoli, individualità.
L’esperienza ha insegnato che lo sforzo individuale quasi mai riesce ad assolvere tutte le necessità che la difficile gestione delle città impongono; se si parla di una periferia, l’impresa è ancora più ardua ed il risultato non può che essere d’inutile subalternità.
Per noi vale l’assunto che le nostre numerose debolezze possano generare una forza sufficiente per risanare il nostro territorio.
Perché “G. La Pira”
Ci siamo ispirati alla figura di Giorgio La Pira, il “Sindaco santo” di Firenze, quale esempio di uomo pubblico ed amministratore che si è speso nell’assistenza ai cittadini più in difficoltà, facendo della lotta alla emarginazione sociale ed alla povertà la ragione del proprio impegno di politico e cristiano perché riteniamo che tale “vocazione sociale” appartenga a tutti gli uomini di buona volontà che fanno del bene comune la priorità del proprio impegno.